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PIPPOROSSI

PIPPOROSSI (Philippus Rubri) è una mammifero della famiglia dei Fumettari Disagiati. Possiede una folta peluria, ai limiti dell’ipertricotismo, che gli ricopre il muso e il cranio. Nasce tra le colline senesi e si diffonde nell’ecozona paleartica, sebbene sia possibile avvistarlo in ogni posto del globo terracqueo, generalmente in concomitanza con fiere di fumetto e più genericamente dovunque ci siano situazione di disagio umano.

La sua attività principale consiste nella costruzione di storie a fumetti, tramite la scrittura. Tuttavia si diletta anche di disegno, sia manuale che digitale. È solito passare intere giornate al computer, mezzo che usa per comunicare con gli altri esseri umani, mascherando così facilmente la sua naturale misantropia.

È un animale diurno che può rimanere attivo, senza fare ritorno alla tana, anche intere giornate. Nel periodo estivo, visto che il pipporossi soffre il caldo, l’attività è notevolmente ridotta. Per la deambulazione poggia sul terreno l’intera pianta del piede, è dunque un plantigrado. Il pipporossi può emettere una vasta gamma di suoni: soffi, brontolii, abbaii e grida acute come segnale di inquietudine.

NUKELA NUKE nasce a Pescia nel 1983 e subito si grida al genio. Bambina curiosa, sveglia ed intelligente, a sei anni si convince di dover scegliere un mestiere e decide di fare la fumettista. Paladina della coerenza impiegherà la sua vita in una questione di principio, scrivendo fumetti orribili disegnati male e tutti meritevolmente bruciati.

Da adolescente, scoprendo che il genio infantile è ormai andato perduto, si chiude in se stessa, ascoltando musica rap e coltivando la passione per le fughe di casa. Durante una di queste si iscrive alla Scuola di Comics, dove capisce di non saper disegnare, e infatti dopo il diploma si iberna alla reception degli alberghi. Ovviamente il mestiere è terrificante e, stufa di tutto questo, scrive una graphic novel che pubblicherà cinque anni dopo.

Ancora consapevole di non saper né disegnare né scrivere deciderà di fregarsene anche perché le piace sentirsi legata a promesse che nessuno la obbliga a mantenere. Attualmente vive in una mansarda abusiva nella campagna toscana (quella brutta, non quella delle cartoline), alleva ratti, ha smesso di ascoltare rap ma non ha perso il vizio per le fughe di casa. La sua massima aspirazione è diventare una vera hipster.

ritrattoIL TOMMY è nato nell’ombra, sotto un astro oscuro. Destinato da antiche profezie a compiere il proprio destino. Cresciuto in un monastero dei frati saccopedisti norvegesi, istruito all’arte dell’arte, al bello del bello e a tutte le cose profumate, ben presto capisce che il mondo è più grande di quella cinta di pietra nascosta tra i monti appalachi. Il desiderio di scoprire è forte in lui! Appena recupera l’uso delle gambe, atrofizzate da interminabili sedute di meditazione sui sacri testi dei Cinque Saggi, decide di partire alla volta della grande città, bisognosa di aiuto. Gran maestro della China Nera, Custode Supremo della Campitura a Matita, detentore dei 3 artefatti magici di Kirby, inizia una lotta contro il crimine dei fumetti disegnati male. La sua è una lotta senza quartiere per la salvezza dell’umanità tutta! Di giorno un mansueto e taciturno casalingo, ma quando cala il sole, sale sui tetti ed inizia la sua veglia sulla metropoli…

Tremate, poichè uno sguardo accusatorio è perenne su di Voi!

homo bizzarris Il BIZZARRI                                                     L’Homo Bizzarrus Garganichensis, comunemente detto il Bizzarri, è un ominide strettamente affine all’Homo Sapiens. Prende il nome dal monte di Gargano, dove sono stati ritrovati resti della sua presenza. Ad esempio foglie inscritte con grafite, dipinti murali ed alcuni utensili usati per queste attività. Nell’attuale periodo della sua esistenza convive con la società dell’Homo Sapiens. La sua presenza su questa terra è un enigma scientifico ancora oggi attivamente studiato. L’aspetto fisico esteriore del Bizzarri, alla luce delle conoscenze attuali, è quello di un uomo di media altezza perfettamente eretto, muscolarmente robusto (anche se si ritiene che la vita sedentaria all’interno della società dell’H. Sapiens ne abbia abbassato notevolmente la fibra) e con una folta peluria.Vissuto per anni a contatto con la natura è a suo completo disagio nel cosiddetto “mondo civilizzato” con evidenti problemi psicofisici. Il problema che più mette in pericolo la sua vita è la difficoltà nell’uso della comunicazione verbale.

A fronte di studi antropoligici, si è scoperto che l’H. Bizzarrus ha comunque raggiunto una visione simbolico-psicologica, premessa di atti “artistici” e comportamenti correlati. Forse, in modo fortuito, egli capisce che la sua capacità innata per il graffitismo rupestre (linguaggio iconico) può essere unita al sistema alfabetico usato attualmente dall’Homo Sapiens. Le ultime testimonianze rivelano la sua presenza tra la Romània e l’Etruria.

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